Recintata e distrutta un'area verde, impedito l'accesso al mare. ARCI e WWF: atto assurdo. Si dia attuazione alla Legge 5/2007 e al "Sistema delle Aree Protette della Costa Teatina"
Le
Associazioni ARCI e WWF Zona Frentana e Costa Teatina hanno appreso
nelle scorse ore di un atto incredibile avvenuto in località San Nicola a Vasto.
Moltissimi cittadini hanno infatti segnalato che un'area nei pressi del
parcheggio è stata recintata, rendendo impossibile l'accesso alla
spiaggia, e fatta oggetto di una "pulizia" che ha danneggiato
profondamente biancospino e altre piante di macchia mediterranea ivi
presenti. I rappresentanti delle due associazioni hanno già contattato
il Sindaco Luciano Lapenna, l'Assessore all'Ambiente Anna Suriani e
l'Assessore ai Lavori Pubblici Marco Marra che si sono attivati
verificando l'accaduto con gli uffici comunali preposti.
Bloccare
l'accesso al mare significa impedire il libero e legittimo godimento di
un diritto pubblico importantissimo. La suggestiva e bellissima
spiaggia di San Nicola è un bene collettivo di proprietà dell'intera
cittadinanza, vastese e non solo. Non è quindi accettabile che privati,
con atti unilaterali, vengano a privarne la collettività. L'azione di
"pulizia" rende quanto accaduto ancora più grave evidenziando scarsa
attenzione e tutela del patrimonio verde.
Negli
anni ci siamo mobilitati innumerevoli volte per chiedere la
salvaguardia del territorio e del litorale vastese, compresa la spiaggia
di San Nicola. Davanti a questo nuovo atto, che a noi appare assurdo e
inqualificabile, torniamo a chiedere l'attivazione di tutti gli
strumenti amministrativi e politici per la tutela della costa vastese.
La Legge n.5/2007, che istituì il Sistema delle Aree Protette della Costa Teatina, stabilisce precisi divieti e tutele nell'area 150 metri a monte e a valle dell'ex tracciato ferroviario, destinato a diventare la "Via Verde della Costa Teatina".
Chiediamo che la provincia, che diventerà proprietaria delle aree di
risulta con il Protocollo d'Intesa firmato con "Ferrovie dello Stato",
si attivi al più presto per un censimento dei terreni che la stessa
"Ferrovie dello Stato" ha dato in concessione ai privati ed attivi
subito procedure per rientrarne in possesso così che questi terreni
possano tornare di proprietà pubblica. La stessa legge 5/2007 prevedeva
che, entro 60 giorni, dovesse essere avviata la procedura per la
redazione del Piano di Assetto Naturalistico e che, entro il 31 gennaio di ogni anno, la Provincia avrebbe dovuto predisporre ed approvare il Piano di Gestione.
Tutto questo è sostanzialmente rimasto lettera morta mentre, come la
triste attualità di oggi ci dimostra, sono stati innumerevoli gli atti
di privati in direzione diametralmente opposta. Torniamo quindi a
chiedere con forza che venga recuperato il tempo perso e si dia piena
attuazione alla Legge n. 5 del 2007. Ricordiamo, infine, che dallo
stesso 2007 si attende anche l'istituzione (finita totalmente nel dimenticatoio!) della Riserva Naturale di Casarza.
Il non aver adempiuto a tutto ciò, abbandonando questo bellissimo
tratto litoraneo, ha portato ai risultati che tutti possiamo vedere con
un'espansione edilizia totalmente incontrollata.
ASSOCIAZIONE ARCI VASTO
ASSOCIAZIONE WWF ZONA FRENTANA E COSTA TEATINA
[Fonte: I Colibrì]
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